Museo di Torcello

Museo di Torcello

Museo di Torcello

Il Museo di Torcello racconta la storia di un’isola che sicuramente già dal I secolo d.C. era un punto di approdo e scambio commerciale tra il mare e l’entroterra, una sorta di primo scalo per la città romana di Altino connessa alle principali antiche direttrici viarie di collegamento con l’est e il nord Europa: la via Annia e la via Claudia Augusta. Abitata e dotata di strutture portuali e commerciali, inserita nel sistema economico romano imperiale, Torcello si svilupperà ulteriormente nei secoli delle invasioni e della formazione dei regni romano-barbarici, offrendo alla popolazione della terraferma un luogo sicuro dove risiedere e formare una più ampia comunità che raggiunse il suo massimo sviluppo nel X secolo. Torcello fu così, prima di Rialto e di Venezia, la città della laguna, un luogo florido e dedito al commercio.

La storia del museo

Il Museo nasce nel 1870 per iniziativa di Luigi Torelli, ex Prefetto di Venezia, per salvare dalla dispersione il patrimonio artistico di Torcello e per raccogliervi i reperti trovati nelle isole adiacenti e nella vicina terraferma.

Nel 1872 il Museo fu donato alla Provincia di Venezia e affidato alla direzione di Nicolò Battaglini già collaboratore di Torelli. Gli subentrò Cesare Augusto Levi che proseguì la raccolta dei reperti locali e introdusse nel Museo oggetti della sua collezione personale. Nel 1887 acquistò e restaurò il Palazzo dell’Archivio sistemandovi le raccolte archeologiche in quello che chiamò il Museo dell’Estuario e che donò alla Provincia. Il 14 maggio 1889 ebbe luogo l’inaugurazione del Museo Provinciale.

Con la direzione di Luigi Conton (dal 1909), di Adolfo Callegari (fino al 1948) e di Giulia Fogolari (dal 1949) le collezioni furono riordinate più volte ed organizzate nelle due attuali sezioni: la medievale e moderna nel Palazzo del Consiglio e l’archeologica nel Palazzo dell’Archivio. In anni più recenti la Provincia di Venezia – oggi Città Metropolitana di Venezia – oltre al restauro dei due edifici ha curato la catalogazione e lo studio scientifico del patrimonio museale in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali, l’Università Ca’ Foscari e la Regione del Veneto.