“L’edizione 2023 della Rassegna Organistica d’Autunno cade a 5 anni dalla morte del Maestro Marcello Girotto, avvenuta il 31 maggio 2018, direttore artistico della manifestazione fin dalla prima edizione, nonché progettista del nostro organo. L’occasione, grazie anche a un più generoso contributo da parte del Comune, è propizia per tornare, dopo qualche anno, a tre appuntamenti, per omaggiare una figura che per noi ma anche per molti altri nel mondo organistico ha rappresentato un importante punto di riferimento.

Pur avendo coinvolto amici e allievi del M. Girotto, il primo appuntamento si apre con un giovane organista che nulla ha a che fare con lui. L’idea nostra, che sicuramente il Maestro avrebbe condiviso, è che la musica debba “andare avanti”, e allora ecco perché avremo tra noi un organista del 2001, nato quando questa nostra manifestazione aveva già più di 10 anni: si tratta del primo organista più giovane della Rassegna stessa a venirci a suonare. Raimondo Mazzon è uno dei più brillanti concertisti del panorama veneto e italiano, anche se trapiantato a Vienna. Propone un programma brillante e virtuosistico, che percorre varie epoche e vari stili, esaltando la versatilità del nostro strumento.

Il 15 ottobre torneranno a trovarci delle vecchie conoscenze del nostro festival nonché amici personali del M. Girotto: l’organista della cattedrale di Concordia Daniele Toffolo e il coro Antonio Foraboschi diretto dal M. Roberto De Nicolò.

Il programma sarà incentrato sul tardo romanticismo francese, con qualche escursione nel contemporaneo. Le sonorità possenti della Messa Op. 36 di Widor, le soavi ed evocative melodie tipiche di quel mondo e di quella “scuola” ci faranno gustare non solo la perizia degli esecutori ma anche la sorprendente acustica della nostra chiesa, capace di sopportare repertori ideati per le grandi cattedrali francesi.

Il 22 ottobre suonerà uno degli ultimi allievi del M. Girotto, Riccardo Cossi, attuale organista titolare della Cattedrale di Trieste, accompagnato dall’Orchestra d’archi dell’Università degli Studi di Trieste (una decina di elementi), che eseguirà sei tra le splendide Sonate da chiesa di Mozart, mentre la parte organistica sarà dedicata a due grandissimi musicisti di area bavarese, di epoca successiva.

I nostri appuntamenti coincideranno in alcune date con la “peregrinatio corporis” di San Pio X, che tornerà nelle sue terre d’origine. Non dimenticheremo di ricordarlo, in unione spirituale con questo grande Papa, che fu il protagonista della riforma della musica sacra cosiddetta “ceciliana” di inizio XX secolo, specialmente col suo Motu Proprio “Tra le sollecitudini” (1903). Ecco allora che la grande Messa di Widor esalterà il concetto di “musica sacra, come parte integrante della solenne liturgia”; verrà richiamato più volte (Yon, Revert, Guilmant) il canto gregoriano definito da Pio X “il canto proprio della Chiesa Romana” e “supremo modello della musica sacra”, mentre le sublimi melodie mozartiane, intervallate da capolavori organistici di Reger e Rheinberger ci aiuteranno a capire nel concreto quali debbono essere le qualità proprie della musica sacra che, sempre nello stesso documento, vengono identificate nella “santità”, la “bontà delle forme” e l’”universalità”.

Sperando di essere riusciti a proporre un programma il più possibile vario, coinvolgente e capace di elevare la nostra cultura musicale, la nostra capacità di ascolto, di distoglierci dalla nostra frenetica vita fatta di impegni e incombenze che rischiano spesso di travolgerci, se non ci prendiamo dei momenti per fermarci, ascoltare e godere di un po’ di bellezza, vi auguriamo buon ascolto!”