Spettacoli di Mistero – La leggenda di Santa Ottilia

da sab 29 ott      a sab 29 ott
Treviso

Al canale di San Boldo, nei pressi di Tovena di Cison di Valmarino, si legano le leggende di Santa Ottilia e di San Vigilio, a testimonianza dell’importanza del passo San Boldo fra le terre del Nord Europa e Venezia.

Procedendo verso Nord dal centro abitato di Tovena vi è infatti un luogo magico che concentra in poche centinaia di metri un condensato di storie e di misteri. Sorge infatti il capitello di Santa Ottilia taumaturga badessa di Hoenbourg (720 d.C), celebrata per le sue capacità curative legate in particolare alla vista. Fino a questo luogo, scendendo dai sentieri del San Boldo, sarebbe giunto, stremato dal viaggio, un pellegrino dall’Alsazia diretto a Venezia e avrebbe qui lasciato la reliquia del cranio della Santa. La reliquia è ancora conservata in chiesa parrocchiale e manca fra quelle presenti in Francia all’abbazia di Monte Sainte Odile.

Non fu facile per i tovenesi “convincere” la reliquia a staccarsi da terra, inchiodata a quel sacro terreno che era già legato al culto di San Vigilio e all’acqua miracolosa detta anche di Zhavardegua. Solo preghiere, penitenze e processioni, aiutarono a portare il cranio della Santa in un luogo sicuro. Era forse proprio la vicinanza di un altro Santo e di una sorgente miracolosa come quella a lei tanto cara nei pressi dell’abbazia di Mont Sainte-Odile a trattenerla in quel luogo?

A ricordo della vicenda venne qui costruito il sacello. Poco distante dal capitello di Santa Ottilia sorge il piccolo oratorio di San Vigilio con l’annesso romitaggio. La dedicazione è a san Vigilio, vescovo di Trento, morto martirizzato nel 405. Il Santo veniva pregato dalle popolazioni locali per richiedere la pioggia e verso questo piccola chiesetta esisteva anche un pellegrinaggio da parte dei contadini di Arfanta.

Considerato che il loro patrono è San Bartolomeo gli abitanti di Arfanta si portavano fin qui con le loro rogazioni ad omaggiare San Vigilio. A monte della chiesa vi è una fonte perenne, chiamata anche Zhaguardegua, ritenuta ancora oggi miracolosa per le sue proprietà curative. Ecco in un raggio di poche centinaia di metri l’incontrarsi di antiche leggende con l’elemento comune del miracolo legato all’acqua e a fonti miracolose.

Sabato 29 ottobre, ore 17.00.

Una visita guidata animata da letture racconterà la storia di santa Ottilia e del pellegrino che arrivato dal nord testimonia l’importanza di questa via di comunicazione fra le terre del Nord Europa e Venezia. Il racconto si concentrerà in particolare sull’acqua miracolosa di Zhavardegua che si trova nei pressi dell’oratorio di San Vigilio, adiacente al capitello di Santa Ottilia a Tovena.

Costo: 6,00 € a persona.

Per info e prenotazioni contattare il numero 335.7896949 o scrivere a  turismo@comune.cisondivalmarino.tv.it

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